29 gennaio 2012

Erwan e Ronan Bouroullec - il nuovo che avanza: forme, materiali e colori

Focus on 

Erwan e Ronan Bouroullec


i Fratelli Bouroullec, lavorano in team dal 1999 e in meno di dieci anni hanno rinnovato l’immagine del design francese. Creando oggetti poetici con pochi elementi e un vocabolario ridotto all’osso. Alla ricerca della semplicità. Che non ha niente a che vedere col minimalismo. Definizione che non spiega la ricchezza della loro produzione né l’uso di un repertorio formale originale. Fondamentale, agli esordi, l’incontro con Giulio Cappellini al Salone del Mobile di Parigi del 1997. È l’inizio di una ascesa fulminea: costellata di premi, riconoscimenti e mostre. La notorietà arriva nel 2000: lo stilista giapponese Issey Miyake affida ai due l’allestimento di un celebre store. Nel 2002 è la consacrazione: sono Creatori dell’anno al Salon du Mueble di Parigi, e protagonisti assoluti di una mostra al London Design Museum. Attualmente disegnano per Cappellini, Vitra, Kartell, De Vecchi, Magis, Habitat, Kréo Gallery e Ligne Roset. Il progetto di cui sono più fieri è Joyn, prodotto da Vitra: un sistema modulare per ufficio con cui ognuno può comporre il proprio paesaggio. L’olandese Rem Koolhaas, guru dell’architettura contemporanea, ha deciso di adottarlo nella biblioteca di Seattle.





Alcuni lavori:



Baguette di Magis


Piano sottile, struttura esile, linea essenziale: sono le caratteristiche del tavolo Baguette, firmato da Ronan & Erwan Bouroullec per Magis. Basato sulla riduzione drastica di materiali e elementi di assemblaggio, è un tavolo leggero e minimale, adatto sia nell’ambiente domestico che per usi contract. Intelligente e perfettamente controllato, il design dell’elemento prevede un piano rettangolare dagli angoli smussati e una struttura agile e snella che punta su un effetto grafico e dinamico. Proposto in più varianti, le finiture puntano a rafforzare lo stile sobrio dell’arredo. La base e la traversa che sostiene il top sono in alluminio lucido o verniciate in nero e in bianco, mentre il piano è disponibile in vetro trasparente o colorato in massa, in ardesia italiana, in quarzite o in MDF.

Losanges di Nanimarquina

Conosciuto principalmente per la bellezza e l’originalità dei tappeti, il brand spagnolo Nani Marquiña collabora questa volta con delle vere e proprie star del design. Parliamo dei fratelli Bouroullec, che continuano sul loro percorso di semplicità ed eleganza con la loro nuova collezione Losanges. Tecnicamente complessa, la collezione reinterpreta con grande abilità il tradizionale tappeto persiano attraverso l'antica tecnica manuale del kilim. Prevede la combinazione di 13 diversi colori proposti nella forma geometrica del rombo, una grande sfida anche per gli artigiani del Nord del Pakistan. Filata a mano, la lana afghana consente di ottenere particolari tonalità e sfumature uniche che rendono ogni rombo diverso e ogni tappeto un pezzo unico. Inediti anche per la forma e per il trattamento elaborato dei contorni, i tappeti Losanges sono previsti in due diversi formati.

Vegetal Chair di Vitra

Da Vitra una sedia in cui le forme sembrano derivare direttamente dalla natura. Frutto di una lunga sperimentazione, la Vegetal Chair di Ronan e Erwan Bouroullec si ispira alle strutture presenti nei giardini del 20 secolo, in cui le giovani piante venivano regolarizzate nella crescita per formare elementi architettonici e arredi. Realizzata in materiale plastico, la scocca tondeggiante si compone di strutture ad asta che si collegano su tre livelli, come un intreccio fitto di rami in perenne sviluppo. L’effetto mimetico è suggerito anche nelle gambe, che si diramano a formare la solida base d’appoggio. Pensata per un utilizzo universale, Vegetal nasce come sedia outdoor, ma può arredare indifferentemente ambienti living o terrazzi, grazie all’estrema comodità e al suo disegno poetico e decorativo. Stabile e durevole, è disponibile in una gamma di colori soft che va dal verde foresta ai toni mauve e grigi.

Papyrus di Kartell

Da Vitra una sedia in cui le forme sembrano derivare direttamente dalla natura. Frutto di una lunga sperimentazione, la Vegetal Chair di Ronan e Erwan Bouroullec si ispira alle strutture presenti nei giardini del 20 secolo, in cui le giovani piante venivano regolarizzate nella crescita per formare elementi architettonici e arredi. Realizzata in materiale plastico, la scocca tondeggiante si compone di strutture ad asta che si collegano su tre livelli, come un intreccio fitto di rami in perenne sviluppo. L’effetto mimetico è suggerito anche nelle gambe, che si diramano a formare la solida base d’appoggio. Pensata per un utilizzo universale, Vegetal nasce come sedia outdoor, ma può arredare indifferentemente ambienti living o terrazzi, grazie all’estrema comodità e al suo disegno poetico e decorativo. Stabile e durevole, è disponibile in una gamma di colori soft che va dal verde foresta ai toni mauve e grigi.

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19 gennaio 2012

"La Regola e il Caso" di Bruno Munari

Come il giorno e la notte
la regola e il caso sono due contrari
come la luce e il buio
come il rosso e il verde
come il caldo e il freddo
come l’umido e il secco
come il maschile e il femminile.
La regola dà sicurezza,
la geometria ci aiuta a conoscere le strutture
o a costruire un mondo nel quale
ci possiamo muovere senza paure.
Il caso è l’imprevisto
a volte terribilea volte piacevole
l’incontro con una persona
con la quale si stabilisce subit
oun contatto di simpatia o di amore,
l’esplosione di una idea risolutrice
la scoperta di un fenomeno.
La regola nasce dalla mente
si costruisce con la logica
tutto è previsto
con la regola si può pianificare un programma.
Il caso nasce dal clima
dalle condizioni ambientali, sociali,
geografiche, dai recettori sensoriali.
Un odore di eucaliptus
la forma di un sasso
il ritmo delle onde del mare…
La regola, da sola è monotona
il caso da solo rende inquieti.
Gli orientali dicono:
La perfezione è bella ma è stupida
bisogna conoscerla ma romperla.
La combinazione tra regola e caso
è la vita, è l’arte
è la fantasia, è l’equilibrio.

Bruno Munari


16 gennaio 2012

"Lounge Chair" dei coniugi Eames - Un Successo senza paragoni!

Charles & Ray Eames
for



Lounge Chair & Ottoman


La Lounge Chair è uno dei progetti più noti di Charles e Ray Eames. Fu realizzata nel 1956 ed è ormai un classico della moderna storia del mobile. Durante il processo di design, durato alcuni anni, gli Eames hanno sempre tenuto conto dei futuri utilizzatori della poltrona, per i quali volevano creare un particolare luogo di relax e d’ispirazione. La Lounge Chair coniuga il comfort raggiunto alla luce di questo retroscena con la massima qualità in tema di materiali e finitura. La Lounge Chair si adatta non soltanto all’ambito abitativo privato, ma anche a lounge, hall e sale d’attesa prestigiose, ove si voglia offrire all’utilizzatore un comfort davvero eccellente. Per Charles Eames il fine dichiarato di questo progetto era quello di unire il massimo comfort all'eccellenza di materiali e fattura. Il risultato è una reinterpretazione in chiave moderna della tradizionale Club chair, che piace per la sua struttura studiata nei minimi dettagli. La Forma ricorda quella di un guanto da baseball morbido e consunto, nel quale lasciarsi dolcemente sprofondare. 


Da quando la Lounge Chair è entrata per la prima volta in produzione, oltre 50 anni or sono, la statura umana media è aumentata, a seconda della regione, di circa 10 cm. Affinché l‘esperienza di straordinario comfort offerta da questo classico possa essere accessibile anche ai più alti di statura, Vitra ha sviluppato, in accordo con l‘Eames Office, una nuova versione della Lounge Chair di dimensioni maggiori


La Lounge Chair viene realizzata con materiali pregiati e in buona parte tramite lavoro manuale. Grazie alla sua qualità, essa viene spesso passata in eredità di generazione in generazione. Questa durabilità straordinariamente lunga la rende un investimento significativo, sia a livello economico che ecologico. 



- Scocca della seduta e dello schienale: in multistrato sagomato, impiallacciato in ciliegio o noce pigmento nero.

- Imbottitura/rivestimento: unità imbottite rimovibili, rivestimenti in pelle Premium.

- Braccioli: collegati alla scocca della seduta e dello schienale tramite raccordi in gomma e metallo (shock mounts).

- Basamento: basamento girevole a 5 razze e staffa posteriore in alluminio pressofuso. Profili laterali neri, bordi lucidi oppure completamente cromati.

- Pattini: tutti i piedi sono dotati di pattini con inserti in feltro per pavimento duro.